Carlotta Bertoli, classe 2000 è una campionessa nazionale di Atletica leggera, ad agosto di quest’anno ha ottenuto il Bronzo agli Europei nella staffetta 4×100 a Berlino… adesso punta ai Giochi Paralimpici di Tokyo nel 2020.
Carlotta è ipovedente (retinite pigmentosa), una malattia molto sottovalutata dalla gente, La persona ipovedente può contare su una facoltà visiva deficitaria, connotata da restrizioni funzionali certificate e da un residuo visivo sfruttabile, ma spesso non costante. Condizioni contingenti come il livello di illuminazione dell’ambiente o la presenza di contrasti cromatici, o personali (quali i livelli di affaticamento) rendono l’impiego del residuo visivo non sempre possibile e non sempre attuabile al pieno del suo potenziale.
Essere un ipovedente per certi aspetti è più difficile che essere un cieco o un disabile di altro tipo. Un cieco ha dei segni e segnali riconosciuti che permettono di identificarlo come tale: bastone bianco, occhiali scuri, andatura titubante, accompagnatore, cane guida.
Molti ipovedenti non sono riconoscibili. Al primo impatto appaiono perfettamente normali, poi cala la sera oppure si entra in qualche locale e accade qualcosa di inspiegabile.
È questa malattia e le operazioni a cui si è dovuta sottoporre, che hanno reso il suo occhio particolare.
( fonte testi www.noisyvision.org )