Tutto è partito dalla richiesta di realizzare un servizio fotografico di moda da parte del mio insegnante di fotografia Gabriele Zuppati.
Come mio solito non volevo fermarmi a qualcosa di semplice, ma ci tenevo che ogni scatto contenesse diversi elementi che creassero dei collegamenti storici ed emotivi.
Per l’ambientazione ho preso spunto dal progetto “Corner Portrait ” di Irving Penn, uno dei pionieri della fotografia di moda. La scelta di questa tipologia di sceneggiatura è perché già volevo creare qualcosa che avesse come tema la mente e le sue malattie, quindi mi avrebbe aiutato ad accentuare le emozioni di questi scatti senza però togliere l’attenzione dal vestito.
Ho deciso di rivolgermi alla scuola superiore di Moda di Pordenone, perchè essendo io uno studente emergente, volevo dare la possibilità a degli studenti come me di vedere un proprio lavoro valorizzato ed elevato a livello artistico. Con grande mio stupore, l’istituto mi ha accolto davvero a braccia aperte, trasformando questo semplice progetto in una collaborazione a tutti gli effetti, fornendomi location, vestiti e anche una grossa visibilità mediatica.
Le malattie da associare ai vestiti le ho scelte in base alla linea e ai dettagli dei capi.
Non mi piacciono le foto “vuote” così ho deciso di realizzare degli oggetti di scena che aiutassero a comprendere la malattia associata ai vestiti che avevo scelto.
Sia il giorno degli scatti che tutta la fase di post-produzione, sono stati lunghi ed intesi, ma il risultato ha superato persino le mie aspettative. Un enorme ringraziamento va anche a Anna Fogliato, che ha fatto un lavoro di Make-up incredibile, e un ringraziamento anche a Martina Della Libera che mi ha fatto da assistente per questo folle progetto.
Modelle:
Primi due outfit: Alice Crovato
Terzo outfit: Shineil Bimpeh
Quarto outfit: Giulia Stocco
Quinto outfit: Beatrice Muzzo
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